Alla Piccola Fenice 2001: Odissea nello Spazio di Stanley Kubrick - Marche in Festa
 

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Alla piccola fenice 2001: odissea nello spazio di stanley kubrick

Per la rassegna note d'autore - utopie cine-musicali



Pubblicato il 18/11/2011
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Prosegue con un capolavoro della cinematografia mondiale la stagione cinematografica di Senigallia (An). Martedì 22 novembre, lo schermo della Piccola Fenice propone “2001: Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick, per la rassegna “Note d'autore - Utopie cine-musicali tra Disney, Visconti, Pasolini e Kubrick”. La Stagione è promossa dal Comune e curata dall'associazione Linea d'ombra. Inizio alle 21.15. Ingresso con tessera.
Prosegue con un capolavoro della cinematografia mondiale la Stagione cinematografica 2011-12 di Senigallia (An) aperta dalla rassegna “Note d'autore - Utopie cine-musicali tra Disney, Visconti, Pasolini e Kubrick”, ovvero un viaggio nel cinema che ha saputo usare la musica come strumento di regia. Martedì 22 novembre, infatti, lo schermo della Piccola Fenice propone “2001: Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick (G.B., 1968; dur.: 141’).
Il prossimo appuntamento della rassegna è per il 29 novembre con lo struggente “Morte a Venezia” di Luchino Visconti (It./Fr., 1971; dur.: 133’). Dopo le proiezioni, le pellicole saranno discusse con Roberto Ferretti, curatore della rassegna. La Stagione cinematografica è promossa dal Comune di Senigallia e curata dall'associazione Linea d'ombra. Le proiezioni hanno inizio alle 21.15. Ingresso con tessera.

Il film in programmazione martedì 22 novembre è un indiscusso capolavoro della cinematografia mondiale e non solo per il genere nel quale si fa rientrare, quello fantascientifico. Ispirato al racconto di Arthur C. Clarke dal titolo "La sentinella", il film “2011: Odissea nello spazio” è di fatto una riflessione sul rapporto tra civiltà e tecnologia, sull'intelligenza artificiale e sul destino del genere umano.
Memorabili sono le scene iniziali del film in cui un misterioso monolite appare tra i primati attivandone l'intelligenza e le scene successive, secoli dopo quella ambientazione, legate alla presa di potere di Al, il computer di bordo, in lotta con il dottor David Bowman, astronauta in missione verso il pianeta da cui arrivano i segnali del monolite ritrovato.
Contributo fondamentale nella suggestione del film arriva certamente dalla scelta musicale del regista per la colonna sonora. Come tema musicale, Kubrick sceglie infatti brani di musica classica ascoltati durante le riprese come guida per alcune scene. Attraverso Il Danubio Blu di Strauss e altre opere, Kubrick riesce a suggerire l'andamento nello spazio cosmico e le emozioni legate a un viaggio in questa dimensione. Il film “2011: Odissea nello spazio” diventa quindi un emblema nell'utilizzo della musica come elemento registico, ben inserendosi nella rassegna “Note d'autore - Utopie cine-musicali tra Disney, Visconti, Pasolini e Kubrick”.
L'utopia a cui allude il sottotitolo si riferisce alla possibilità di “fusione”, vera o presunta, non solo tra cinema e musica in generale, ma proprio tra il cinema come arte di regia e la produzione musicale “cólta”. Di qui dunque il titolo generale, ambivalente di proposito nel suo riferirsi, nello stesso tempo, alla visione “autoriale” dell’arte sia musicale che filmica.
Le pellicole scelte da Roberto Ferretti (critico, pubblicista e docente di Cinema e Drammaturgia della colonna sonora, professore incaricato di Semiotica al Centro Sperimentale di Design di Ancona) sono tutte in questo senso emblematiche. Rappresentano infatti quel cinema nel quale la componente musicale non è soltanto espediente decorativo, ma diviene materia da impiegare registicamente come elemento filmico a tutti gli effetti, nella drammaturgia complessiva e sinestetica elaborata dall’autore. Visconti, Pasolini, Kubrick sono tra i cineasti che più hanno fatto scuola in questo senso, reimpostando in modo inedito i termini della questione con indicazioni implicite ed esplicite anche sulle future possibili, vie maestre da seguire o meno. Si pensi per esempio all'uso che di recente ha fatto della musica, del commento musicale e della musica classica, il regista Terrence Malick nell'ultimo film “The Tree of Life”.

di Rossella Redazione

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