La Natura, musa ispiratrice da cui tutto proviene a cui tutto torna, diventa un importantissimo mezzo di comunicazione tra l'artista e l'oggetto creato.
Se essa prima serviva a denunciare gli aspetti distruttivi dell'uomo, ricorrendo ad un groviglio di forme geometriche, ora sembra invitare l'artista a sperimentare e visualizzare certe emozioni, utilizzando materiali diversi tra loro. Materiali che si assemblano, si intersecano per trasformarsi e a volte cambiare persino funzione.
Gli squarci di luce, presenti in molti quadri degli anni '70-'80, simbolo di speranza per un mondo migliore, pian piano sono diventai pezzi portanti di un'arte che vuole riappropriarsi di quegli elementi ancestrali senza i quali l'uomo perderebbe la sua identità.
Ed allora ecco che tutto ciò che un tempo veniva gettato via, ora viene recuperato e trasformato, dandogli una veste nuova a scopo decorativo e personale.
E' proprio grazie al riciclo che gli oggetti subiscono una metamorfosi: intreccio di fili, di vario materiale che diventano arte rinnovata e la competenza professionale di Maria Grazia ci dimostra che in essa risiede una inesauribile sorgente d'immaginazione creativa, sempre pronta a nuova trasformazione.