MEDEA
in collaborazione con il Liceo Classico G. Perticari
regia Giorgio Sebastianelli
La tragedia è svolta in chiave esclusivamente umana: gli dèi sono assenti, e in loro vece sono i sentimenti degli uomini, esaltati fino a dismisura e pur sempre paradigmi dell'esperienza reale, a far deflagrare la vicenda fino alla sua devastante conclusione.
Medea, sospetta ai Greci perché donna, straniera e dotata di superiore sapienza, è giunta a Corinto con Giasone e figli nati dalla loro unione, dopo averlo aiutato a superare le insidie della spedizione degli Argonauti. Allettato dal prestigioso matrimonio con Glauce, la figlia di Creonte, re di Corinto, ora Giasone vuole abbandonarla.
In un drammatico colloquio con Giasone, Medea comprende che fra di loro esiste ormai un invalicabile abisso e medita di infliggere al traditore del suo letto nuziale una tremenda vendetta.
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