Marche in festa

L’opera fu realizzata nell’ultimo scorcio del ’400 per la Chiesa di Santa Maria Maddalena in occasione della nascita di Francesco Maria della Rovere e dove rimase per oltre tre secoli sino al tempo delle spoliazioni napoleoniche.  Sarà l’estate della grazia, della luce, della bellezza, delle grandi mostre d’arte quella che è appena cominciata a Senigallia.  Manca solo una settimana  per l’inaugurazione della mostra che celebra l’armonia e la discordanza nella pittura marchigiana di fine Quattocento.



“La Grazia e la Luce” è l’evento espositivo dell’anno che accoglie veri e propri capolavori del Rinascimento Italiano in mostra dal 14 giugno al 2 novembre nelle due  sedi di Palazzo del Duca e della Pinacoteca Diocesana.



In mostra una delle opere pittoriche più belle e misteriose della storia dell’arte italiana come la pala d’altare eseguita dal Perugino raffigurante la” Madonna col Bambino e i Santi Giovanni Battista, Ludovico, Francesco, Pietro, Paolo e Giacomo Maggiore”, ma l’evento segna anche il ritorno a Senigallia, dopo oltre due secoli, dell’”Annunciazione” di Giovanni Santi. L’opera fu realizzata nell’ultimo scorcio del ’400 per la Chiesa di Santa Maria Maddalena in occasione della nascita di Francesco Maria della Rovere e dove rimase per oltre tre secoli sino al tempo delle spoliazioni napoleoniche.



Giovanni Santi, pittore urbinate e padre di Raffaello, secondo gli studiosi lavorò contemporaneamente al Perugino per i frati minori dell’Osservanza di Fano e la frequentazione dei due artisti lasciò un segno profondo nello stile pittorico del padre di Raffaello.



“La Grazia e la Luce” sarà dunque una straordinaria e suggestiva occasione per ammirare questo vero e proprio capolavoro e per i cittadini di Senigallia di conoscere e riappropriarsi di un brano della propria storia artistica e sociale.



La mostra “La Grazia e la Luce. Da Perugino a Guercino la stagione d’oro del Rinascimento italiano” è organizzata dal Comune di Senigallia, Diocesi, Soprintendenza per  i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche, la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici con il patrocinio della Regione Marche, Consiglio Regionale Assemblea Legislativa delle Marche e Pontificium Consilium De Cultura.