Letture: ... - Teatro a Pesaro - PU
dove: | TEATRO ROSSINI DI PESARO P.LE LAZZARINI |
data: | martedì 28 ottobre 2014, dalle 21:00 alle 23:00 |
intrattenimenti: | |
info sul luogo: | L'evento si svolge al coperto |
Qui trovi maggiori informazioni su questo evento |
Organizzazione: | ASSOCIAZIONE AMICI DELLA PROSA |
Referente: | GIOVANNI PACCAPELO |
E-mail: | Contatta il referente |
Telefono: | 072164311 |
Martedì 28 ottobre alle 21, per il Festival Nazionale d’Arte Drammatica, va in scena al Teatro G. Rossini il penultimo spettacolo in concorso: "Non si sa come" di Luigi Pirandello, presentato dall'Orion Theatre di Terni.
E' un classico della drammaturgia italiana, scritto nel 1934 e messo in scena per la prima volta al Teatro nazionale di Praga nel dicembre dello stesso anno, pochi giorni dopo la consegna a Stoccolma del prestigioso "Premio Nobel" per la letteratura. In Italia il dramma fu rappresentato al Teatro Argentina di Roma solo nel 1935 dalla Compagnia Ruggero Ruggeri, attore pirandelliano per eccellenza che il Festival ha ricordato anche di recente. Il lavoro trae spunto da tre novelle dello stesso Pirandello: "Nel gorgo" del 1913, "La realtà del sogno" del 1914 e "Cinci" del 1932.
Il conte Romeo Daddi ha commesso paradossalmente, senza averne specifica coscienza, due atti riprovevoli. Il primo, molto grave, avvenuto anni addietro quando era ancora un ragazzo, misfatto che gli ritorna angosciosamente e insistentemente alla memoria allorché si sta tormentando per la seconda colpa commessa, questa volta di natura sessuale. Allora uccise, in un impeto di furibonda ira che non trova spiegazioni di sorta, un altro ragazzo a colpi di pietra. Trent'anni dopo, sposato a Bice, donna che ama con trasporto, a sua volta parimenti riamato, cade in un improvviso momento di smarrimento di fronte al fascino di una donna che frequenta sovente la loro famiglia, Ginevra, moglie del carissimo amico Gianni Vanzi.
Mentre la donna riacquista subito il dominio di sé poiché vuole salvare l'amore per il marito nonostante il tradimento provocato da una transitoria debolezza, Romeo, invece, ricollega questa improvvida azione extraconiugale al crimine legato al suo
passato ed è travolto dai tentacoli della follia. La scissione dell'io,
ritorna in questo dramma serrato e convincente, nelle stravolte ma lucidissime argomentazioni del protagonista. La parte più fragile dell'uomo vive una sua vita profonda non riconducibile alla ragione, alle convenzioni, alle regole della società e può essere causa di atti insani con conseguenze estreme.