Marche in festa

“In ogni cosa è salutare, di tanto in tanto, mettere un punto interrogativo a ciò che a lungo si era dato per scontato”. 

È questo un celebre aforisma del filosofo, logico e matematico gallese Bertrand Russell, nei cui Saggi Scettici, una delle pubblicazioni più celebri, affronta con la lente dello scetticismo e del disincanto miti, paure e credenze della cultura occidentale, mettendo in discussione temi per molto tempo considerati al di sopra di ogni giudizio.

Tra questi, il valore della scienza, non tanto in senso assoluto, quanto piuttosto in relazione agli approcci e ai metodi di cui si serve per bollare fatti e cose col marchio dell’ESISTE o NON-ESISTE. Nelle sue controverse teorie, Russell arriva persino a chiedersi se il concetto di “prova scientifica” non sia vittima di un gap all’origine, come se certi presupposti fossero il frutto di una superstizione collettiva.

Queste poche righe di doverosa introduzione, per quanto riduttive, ci hanno già condotto dentro un magma di natura sottilissima come la Filosofia, mentre il Teatro per sua vocazione necessita di materia: carne, legno, azioni. Correggiamo dunque il tiro!

L’amico Russelè una pièce tragicomica. È il tentativo di agire e rivelare, mentre si racconta una storia, alcune affascinanti teorie del matematico gallese, tra cui quella semplice e luminosa del “Tacchino Induttivista”.