I Monti Sibillini sono da sempre conosciuti come luoghi misteriosi e leggendari, in particolare nell'area del Versante della Magia dove si concentrano, tra le altre, le storie del Lago di Pilato e della Grotta della Sibilla, che per la sua importanza dà il nome a tutto il massiccio. Nel Medioevo l'Antro era "meta" di cavalieri e avventurieri con l'intento di entrare nel Regno della Sibilla per conoscere il proprio futuro e lo raggiungevano aiutati dagli abitanti di Montemonaco, per tale motivo nel 1452, caso unico, l'intera popolazione e tutte le autorità furono scomunicate e processate. In epoca moderna la Sibilla è divenuta oggetto di approfonditi studi e accurate ricerche volte a comprenderne la vera storia e funzione popolare.
Un'ipotesi è quella delle Sette Sorelle, credenza diffusa e radicata in vari luoghi d'Italia, che vede un legame tra la Montagna e svariate chiese dislocate in modo da "riprodurre" in Terra la Costellazione della Vergine, visibile da febbraio a luglio è associata ai raccolti e alla vendemmia, infatti due sue stelle sono Spica e Vindemiatrix. Le accomuna tutte essere luoghi di culto Mariano, trovarsi vicino a sorgenti o corsi d'acqua e fuori da centri abitati, ubicazione che si può associare a siti dove sorgevano templi pagani costruiti da antiche popolazioni con conoscenze geometriche ed astronomiche. In quella dell'Ambro Martino Bonfini affrescò 12 Sibille tra il 1610 e il 1612 e altre in quella di santa Maria in Pantano o delle Sibille.
Ritrovo alle 8:30 nel parcheggio della Croce Verde di Porto sant'Elpidio o direttamente all'ingresso della Riserva. Materiale necessario: vestiario comodo adatto alla passeggiata naturalistica e pranzo al sacco. Quota di partecipazione euro 15, bambini sotto 14 anni gratis. Prenotazioni all'email escursioni@pierluigitomassetti.com.