Marche in festa

MArCHESTORIE 2025 _ Poesia di teatri









ERRANTE



Voci antiche, arcane, sinfonie degli astri



 



Mombaroccio, 24-25-26 ottobre 2025



 



Terza tappa del progetto  ERRANTE - Voci antiche, arcane, sinfonie degli astri, realizzato per la 5ª edizione di   MArCHESTORIE “Poesia di teatri” nei territori di Montefelcino, Colli al Metauro e Mombaroccio, con la direzione artistica e il coordinamento dell’Associazione AnimaFemina: dal 24 al 26 ottobre appuntamento a Mombaroccio, con Massimo Zamboni a guidare un variegato collettivo artistico, tra poesia, musica e arti visive.



 



Dopo il successo della serata di sabato 18 ottobre con Moni Ovadia, al Museo del Balì di Saltara, il festival ERRANTE realizzato nell’ambito di MArCHESTORIE 2025 si sposta nel meraviglioso borgo medievale di Mombaroccio per una tre giorni ricca di appuntamenti.



Il programma sarà inaugurato venerdì sera, alle ore 21, dal laboratorio Cantare la poesia, a cura di AnimaFemina,  condotto da Frida Neri e Anissa Gouizi (info e prenotazioni: errantefestival25@gmail.com).



Sabato 25 si entra nel vivo: alle ore 18 apertura del percorso espositivo Voci antiche, arcane, sinfonie degli astri, con interventi istallativi del Collettivo Errante (Daniele Bordoni, Elisa Di Domenicantonio, Alessandro Giampaoli, Mauro Moscatelli, Germano Ovani, Luciano Santarelli, Giuseppe Tomasello) negli spazi del chiostro e della Chiesa di San Marco, del Museo di Arte Sacra e di quello della Civiltà Contadina.



Dalle ore 19 sarà possibile cenare a Palazzo Del Monte, al punto ristoro allestito dalla Pro Loco di Mombaroccio (info e prenotazioni: 375 5184578).



Alle ore 21 al Teatro Comunale di Mombaroccio, apertura con “Tracce e sconfinamenti” - Invito al viaggio: voci, poesia, canto a cura di AnimaFemina, per poi proseguire con l’atteso appuntamento La macchia mongolica, performance di Massimo Zamboni, voci, suoni, immagini (prenotazione consigliata scrivendo a errantefestival25@gmail.com). Zamboni, chitarrista di CCCP e CSI, approda a Mombaroccio dopo il recente tour che ha riportato sui palchi di tutta Italia la storica band emiliana.



È il 1996, Massimo Zamboni parte per la Mongolia in un viaggio al seguito di una troupe televisiva locale. È lì assieme alla moglie e ai componenti dei CSI. La Mongolia che si trova davanti corrisponde e supera l’immaginario costruito in anni di fantasticazioni, letture, ricerche: quella terra mitica – resa immortale dalle gesta di Gengis Khan, attraversata da Marco Polo, conquistata dalla Russia sovietica – stordisce e risuona in Zamboni come una radice scoperta, un’appartenenza ancestrale pari solo a quella dei boschi emiliani. Da quel viaggio in Mongolia non solo prenderà vita Tabula rasa elettrificata, uno dei dischi simbolo dei CSI, ma si manifesterà per la prima volta in Massimo e sua moglie il desiderio di avere un figlio. Caterina nascerà due anni dopo, con una macchia inequivocabile: una sorta di voglia, un piccolo livido destinato a scomparire nel tempo, la cosiddetta “macchia mongolica”. Questo segno detterà per sempre anche in lei la partecipazione a due mondi spirituali e fisici, l’Emilia dei padri e la Mongolia del desiderio. Al compimento dei diciotto anni è qui che Caterina vuole andare, in ciò che sembra quasi un ritorno a casa. Nei paesaggi immutati e nella storia che veloce fagocita il tempo e i costumi, dentro a un mondo che ha annientato le distanze ma non le differenze, questo nuovo viaggio – prima tutti insieme, e poi Caterina da sola – è scoperta ulteriore, immersione spirituale, indagine sull’altrove che ci abita, un’esplorazione necessaria tra le stanze della memoria più intima.



La macchia mongolica è anche un film-documentario diretto da Piergiorgio Casotti e una colonna sonora composta da Massimo Zamboni e pubblicata da Universal Music su CD/LP.



Chiusura domenica 26 con “Poesia itinerante”, letture, canti, suoni, installazioni, dalle ore 16 nel centro storico di Mombaroccio.



Il programma è realizzato da AnimaFemina in collaborazione con il Comune di Mombaroccio e la Pro Loco di Mombaroccio. Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito.



Errante è la contaminazione dei luoghi attraverso arte, poesia e musica come pratiche aperte e condivise, uno strumento per ricucire legami, abbattere barriere, riportare la creazione artistica ad una dimensione esistenziale. È la spontanea associazione di artisti, poeti e musicisti uniti da obiettivi comuni, dal desiderio di costruire una nuova comunità culturale, lavorando in diretto contatto con il territorio e con lo sguardo rivolto alla meraviglia dei luoghi.



 



 



* per ulteriori informazioni, materiale integrativo, approfondimenti, interviste



Ass. AnimaFemina



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