ERRANTE - Voci antiche, arcane, sinfonie degli astri, il festival realizzato per la 5ª edizione di MArCHESTORIE “Poesia di teatri” con la direzione artistica e il coordinamento dell’Associazione AnimaFemina presenta, sabato 25 ottobre, al Teatro Comunale di Mombaroccio Massimo Zamboni in La macchia mongolica.
Alle ore 21 al Teatro Comunale di Mombaroccio, apertura con “Tracce e sconfinamenti” - Invito al viaggio: voci, poesia, canto a cura di AnimaFemina, per poi proseguire con l’atteso appuntamento La macchia mongolica, performance di Massimo Zamboni, voci, suoni, immagini (prenotazione consigliata scrivendo a errantefestival25@gmail.com). Zamboni, chitarrista di CCCP e CSI, approda a Mombaroccio dopo il recente tour che ha riportato sui palchi di tutta Italia la storica band emiliana.
È il 1996, Massimo Zamboni parte per la Mongolia in un viaggio al seguito di una troupe televisiva locale. È lì assieme alla moglie e ai componenti dei CSI. La Mongolia che si trova davanti corrisponde e supera l’immaginario costruito in anni di fantasticazioni, letture, ricerche: quella terra mitica – resa immortale dalle gesta di Gengis Khan, attraversata da Marco Polo, conquistata dalla Russia sovietica – stordisce e risuona in Zamboni come una radice scoperta, un’appartenenza ancestrale pari solo a quella dei boschi emiliani. Da quel viaggio in Mongolia non solo prenderà vita Tabula rasa elettrificata, uno dei dischi simbolo dei CSI, ma si manifesterà per la prima volta in Massimo e sua moglie il desiderio di avere un figlio. Caterina nascerà due anni dopo, con una macchia inequivocabile: una sorta di voglia, un piccolo livido destinato a scomparire nel tempo, la cosiddetta “macchia mongolica”. Questo segno detterà per sempre anche in lei la partecipazione a due mondi spirituali e fisici, l’Emilia dei padri e la Mongolia del desiderio. Al compimento dei diciotto anni è qui che Caterina vuole andare, in ciò che sembra quasi un ritorno a casa. Nei paesaggi immutati e nella storia che veloce fagocita il tempo e i costumi, dentro a un mondo che ha annientato le distanze ma non le differenze, questo nuovo viaggio – prima tutti insieme, e poi Caterina da sola – è scoperta ulteriore, immersione spirituale, indagine sull’altrove che ci abita, un’esplorazione necessaria tra le stanze della memoria più intima.
La macchia mongolica è anche un film-documentario diretto da Piergiorgio Casotti e una colonna sonora composta da Massimo Zamboni e pubblicata da Universal Music su CD/LP.
Dalle ore 19 sarà possibile cenare a Palazzo Del Monte, al punto ristoro allestito dalla Pro Loco di Mombaroccio (info e prenotazioni: 375 5184578).
Il programma è realizzato da AnimaFemina in collaborazione con il Comune di Mombaroccio e la Pro Loco di Mombaroccio. Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito.
Errante è la contaminazione dei luoghi attraverso arte, poesia e musica come pratiche aperte e condivise, uno strumento per ricucire legami, abbattere barriere, riportare la creazione artistica ad una dimensione esistenziale. È la spontanea associazione di artisti, poeti e musicisti uniti da obiettivi comuni, dal desiderio di costruire una nuova comunità culturale, lavorando in diretto contatto con il territorio e con lo sguardo rivolto alla meraviglia dei luoghi.
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