Versione ottimizzata per la stampa
Letture: ... - Escursioni a Pesaro - PU
| dove: | Parco Naturale San Bartolo Strada San Bartolo 63 |
| info periodo: | Ogni mercoledì pomeriggio fino al 26 settembre |
| data: | da mercoledì 1 agosto 2012, alle 16:00 a venerdì 31 agosto 2012, alle 18:00 |
| intrattenimenti: | |
| info sul luogo: | |
Qui trovi maggiori informazioni su questo evento |
|
| Organizzazione: | Isairon Guide Turistiche |
| Referente: | Non definito |
| E-mail: | Contatta il referente |
| Telefono: | 3382629372 |
Villa Imperiale si apre al pubblico fino al 26 settembre 2012.
Fino 26 settembre, ogni mercoledì pomeriggio, si apre al pubblico la villa più bella del San Bartolo che deve il suo nome all'imperatore Federico III. Le visite guidate - in italiano, inglese, francese e tedesco – includono anche il tragitto in pullman e vanno prenotate presso Isairon.
Si inaugura mercoledì 6 giugno la stagione estiva di apertura al pubblico di Villa Imperiale, splendido complesso architettonico nel verde del San Bartolo che il duca Francesco Maria I Della Rovere scelse come luogo ideale per i propri 'ozi' e quelli dei suoi ospiti.
Le visite sono previste ogni mercoledì pomeriggio alle 16 con partenza in pullman da piazzale della Libertà (di fianco agli uffici dello Iat Pesaro); per partecipare, è richiesta la prenotazione da fare presso lo Iat Pesaro (0721 69341) oppure Isairon (338 2629372), il costo è di 12 euro. Le visite sono possibili in lingua italiana, inglese, francese e tedesca.
Villa Imperiale
Una delle più insigni del Rinascimento, Villa Imperiale deve il suo nome all’imperatore Federico III che sostò a Pesaro e che ne pose la prima pietra su invito di Alessandro Sforza: da allora è nota come Imperiale. I lavori si conclusero nel 1469. La parte più sorprendente dell'edificio dal punto di vista architettonico, è quella progettata dall’architetto urbinate Girolamo Genga (1476-1551) già dal 1523, per i duchi di Urbino Francesco Maria I Della Rovere ed Eleonora Gonzaga. Francesco Maria I (1490-1538), figlio di Giovanni Della Rovere e di Giovanna Feltria, era stato adottato dallo zio Guidubaldo, duca di Urbino. Nel 1522, dopo sei anni di esilio (nel 1517 Leone X lo aveva destituito per insediare il nipote, Lorenzo de’ Medici), Francesco Maria rientra nel suo Stato e trasferisce la capitale da Urbino a Pesaro dove programma una serie di importanti lavori tra cui l’ampliamento di Villa Imperiale. Il cantiere viene riaperto nel 1528: Girolamo Genga restaura la vecchia dimora sforzesca, in cui prevede anche la realizzazione di un ciclo di affreschi - affidati ad una équipe composta da Francesco Menzocchi, Raffaellino del Colle, Camillo Mantovano, i fratelli Dossi, il Bronzino ed altri - e progetta l’ala nuova. In questi anni Genga diventa l’interlocutore di fiducia della duchessa che segue i lavori durante le assenze del marito impegnato come Capitano per la Repubblica di Venezia. In una iscrizione di Pietro Bembo si legge che la Villa Imperiale di Pesaro rappresentava un dono di Eleonora al duca, che qui avrebbe trovato riposo dopo le fatiche sofferte in battaglia. L’ala cinquecentesca, adagiata sul colle San Bartolo grazie a un sistema di terrazzamenti, presenta infatti una predominanza di spazi aperti: logge, giardini e cortili considerati luoghi ideali per gli ozi dei duchi e dei loro ospiti.