Sabato 24 aprile si chiude il sipario sulla stagione del Teatro La Fortuna di Monte San Vito realizzata dalla Fondazione Pergolesi Spontini e dall’AMAT con il contributo di Banca Popolare di Ancona. La Cooperativa culturale jesina e Gianfranco Frelli, autore dello spettacolo, presentano 1944: mamma, babbo siam partigiani, un lavoro sulla “memoria” per ricordare gli anni di vita sotto il regime fascista e sotto i difficili anni di guerra.
“Lo spettacolo – si legge nelle note della compagnia – è un modo per commemorare la Resistenza e la Liberazione dal nazi-fascismo. L’opera si basa su preziose testimonianze dell'epoca, spaccati di vita vissuta dalla popolazione contadina delle Marche ed è il frutto di un lavoro sulla memoria individuale e collettiva. Esso porta indietro di oltre 65 anni le lancette del tempo per rivivere le emozioni di coloro che, giovani, hanno fatto la guerra, hanno subito violenze e soprusi da parte del fascismo per le proprie idee politiche, hanno lottato e combattuto per un mondo migliore. Un mondo che allora era fatto di miseria e di fame, di distacchi dalle famiglie per andare a combattere una guerra incomprensibile, in luoghi del mondo sconosciuti a tutti. Immagini, parole, suggestioni e musica che ci permettono di compiere un emozionante viaggio nella memoria e nella storia del nostro paese".
“Grande storia”, spesso relegata nel fondo del cassetto della memoria collettiva che ci deve però esortare a non dimenticare ciò che è stato. E “piccola storia”, quella vissuta dalla nostra gente, che deve diventare, oggi, una forma di denuncia e di resistenza contro le capziose mitologie del progresso, un inno alla libertà, alla fratellanza e alla democrazia in un mondo che sembra impazzito.”
Lo spettacolo è scritto da Gianfranco Frelli, è prodotto e realizzato dalla Cooperativa cultura jesina e vede in scena Milena Gregori, Luigi Bini, Massimiliano Bedetti, Giorgia Mazzarini, Sara Talacchia e Silvia Sbarbati. La regia è collettiva.