Versione ottimizzata per la stampa
Letture: ... - Mostre a Senigallia - AN
| dove: | Palazzo del Duca |
| data: | da sabato 9 ottobre 2010, alle 01:00 a domenica 31 ottobre 2010, alle 01:00 |
| intrattenimenti: | |
| info sul luogo: | L'evento si svolge al coperto |
| Organizzazione: | Non definito |
| Referente: | Non definito |
| E-mail: | Contatta il referente |
| Telefono: |
Colore luce geometria movimento interattività: visione di una ricerca. Sarà inaugurata a Senigallia (Marche - AN) Sabato 9 ottobre, in occasione della VI Giornata del Contemporaneo, una importante mostra retrospettiva dedicata a Joël Stein, artista sperimentatore, fondatore dell’arte cinetica. Allestita a Palazzo del Duca, la mostra resterà aperta fino al 31 ottobre e si potrà visitare tutti i giorni dalle 17 alle 20. Ingresso libero.
Si tratta di un evento itinerante che offre una retrospettiva su tutta l'opera del grande artista dal 1946 a oggi e viene ospitata in diverse sedi italiane e francesi. Dall'11 febbraio al 4 aprile è stata a Caen (Normandia – Francia) negli splendidi spazi gotici dell'Abbaye-aux-Dames e Abbaye-aux-Hommes. Dopo l'allestimento estivo al M.A.C.A. Museo Arte Contemporanea di Acri (CS), arriverà dunque a Senigallia nel mese di ottobre, per poi concludere il suo giro presso il LAMeC di Vicenza tra dicembre e gennaio.
La mostra, curata da Valmore Zordan e Bernard Légé, presenta numerosissimi esempi della ricerca di Joël Stein, artista che fin dagli esordi esplora luce, movimento, materiali, aspetti percettivi e interattivi. Inizia attraverso la pittura e l'incisione, attraverso forme geometriche, per poi aprirsi a installazioni, oggetti manipolabili, costruzione di sculture e macchine luminose, triedri, caleidoscopi. Opere ancora oggi godibilissime agli occhi, che portano lo spettatore in una atmosfera ludica, partecipativa, in una dimensione di allegria cromatica e formale inesauribile che troverà sbocco anche negli effetti speciali per il cinema di Henri-Georges Clouzot e per i servizi di ricerca dell'ORTF (l'Ente Radiotelevisivo Francese). Nel 1968 inizia le prime ricerche anche sull'utilizzo del raggio laser come mezzo di espressione artistica.
Per Stein“uno sguardo indietro è cosa difficile – racconta la curatrice e gallerista Valmore Zordan citando lo stesso Stein da “Joël Stein. Opere dagli anni ‘60”, catalogo della mostra presso Valmore studio d’arte, Vicenza, e sottolineandone la perpetua inquietudine volta alla ricerca presente e la capacità di essere individuo affettivamente attento ai rapporti umani prima che artista - è come dire che il presente non conta più, che è ora di bilanci mentre tante cose restano da fare. Le domande sono rimaste senza risposta, hanno al massimo guadagnato una complessità e la loro apparente semplicità non risolve nulla. [...] Oggi mi sforzo sempre di non ridurre la mia opera ad una formula comoda; in ogni tela cerco di preservare una via d’uscita, una specie di botola che permetterà di evadere. Dietro la sua immobilità apparente si nasconde un movimento, è il contrario di una trappola, un’uscita verso qualcos’altro”.