Festival Civitanova Danza ospita l’importante debutto in prima assoluta de La Morte e la Fanciulla del Balletto di Roma che nella sua costante ricerca e volontà di sperimentazione nel panorama della danza contemporanea, affida questa nuova produzione - il celebre quartetto in re minore di Franz Schubert successivamente trascritto per orchestra d'archi da Franz Mahler - al giovane coreografo Paolo Santilli che agisce sull'apposita elaborazione drammaturgica firmata da Riccardo Reim. Ad impreziosire la serata – che vedrà nella seconda parte la presentazione della coreografia The Arena Love di Michele Pogliani - le musiche eseguite dal vivo dalla FORM - Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta dal Maestro David Crescenzi.
Lo spettacolo è reso ancora più affascinante dalle proiezioni video, appositamente realizzate da Luca Scarzella dello Studio Vertov di Milano, che non si limitano a fungere - come quasi sempre accade - da semplice cornice, bensì interagiscono con i ballerini, risultando non solo scenograficamente ma anche drammaturgicamente parte integrante ed essenziale, assolutamente non secondaria dello spettacolo. Il capolavoro di Schubert si ispira a una ballata di Mathias Claudius che riprende un tema artistico (iconografico prima ancora che letterario) di matrice addirittura rinascimentale assai ricorrente nella tradizione germanica: una fanciulla nel fiore degli anni incontra la Morte che la invita a seguirla placando le sue paure con suadenti parole.
In The Arena Love, ambientata in un futuro senza tempo, si parla della diversità dell’amore: un intreccio tra desiderio, fantasia erotica e subconscio. L’essenza dell’uomo tanto abilmente celata dietro l’armatura dell’apparenza, ricca di finti e inutili orpelli barocchi. The Arena Love, creato su un collage musicale che vede le note di Antonio Vivaldi affiancate alle sonorità hip hop di Wade Robson e al suono elettronico di Amon Tobin, ha debuttato a Den Haag nell’autunno del 2008 in occasione del trentesimo anniversario della compagnia olandese Dansgroep Krisztina de Chatel.