Volge al termine TeatrOltre, rassegna dedicata alla scena contemporanea promossa dal Comune di Pesaro-Urbino e da AMAT con il contributo di Regione Marche e Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
La conclusione è venerdì 31 maggio a Urbino a senza Fine di Erica Montorsi, uno spettacolo della Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti che nasce dall’incontro tra un testo operistico seicentesco e un saggio dei nostri giorni di Jean Baudrillard.
L’intimidazione religiosa e la minaccia dell’inferno, presenti nel libretto "Il ballo delle ingrate" musicato da Claudio Monteverdi del 1608, si mescolano al linguaggio profetico, infuriato e indignato di Baudrillard e del suo testo "Lo scambio impossibile". In Senza fine i due lavori deflagrano, suggerendo un sistema in cui la distinzione di causa e fine, di giusto e sbagliato collassano, facendo diventare il mondo enigmatico. L’incertezza diventa qui la regola del gioco e l’ironia l’ultimo bagliore prima dell’estinzione.
Il "ballo delle ingrate" e Lo "scambio impossibile" sono stati centrifugati insieme in un ballo impossibile e in uno scambio di ingratitudini. Il "ballo delle ingrate", libretto musicato da Claudio Monteverdi del 1608, è un microcosmo di inumanità in cui compaiono solamente esseri ultraterreni, in cui la crudeltà divina raggiunge una brillantezza squisita impossibile agli uomini, (se non consideriamo che quel dio è un prodotto dell’uomo). Il testo è in linguaggio operistico seicentesco, bisognoso di parafrasi e soggetto a incomprensioni, pieno di metafore e di allusioni.
L’ingresso allo spettacolo è gratuito