Marco Parente è uno dei songwriter più brillanti e inafferrabili del panorama contemporaneo italiano. Attivo dal 1997, ha pubblicato sei dischi di studio, un live e un doppio DVD che hanno messo in evidenza volontà di rompere gli schemi, coerenza alla propria visione stilistica in perenne mutamento e accurata ricerca sonora e testuale. Senza dimenticare l’innata predisposizione al confronto - basta ricordare le collaborazioni con Carmen Consoli, La Crus, Cristina Donà, Afterhours, Paolo Benvegnù, affermati poeti internazionali - e l’apprezzamento ricevuto da un mostro sacro come l’ex-Talking Heads David Byrne che lo premia inserendolo nella playlist della sua personale web-radio.
Uscito a marzo per la struttura indipendente Woland, il nuovo album "La riproduzione dei fiori" arriva all’ascoltatore in maniera diretta, facendo germogliare musiche cristalline ed essenziali, atmosfere policrome e parole che si stampano in testa con estrema spontaneità. Da segnalare, il contributo speciale di Robert Kirby, storico arrangiatore d’archi di Nick Drake, le chitarre di Asso Stefana e ospiti come Alessandro Fiori e Vincenzo Vasi. Si tratta di undici canzoni allo stato puro. Canzoni che marchieranno a fuoco il 2011 e che saranno uno spiazzante piacere cogliere dal vivo.