Come ebbe a dichiarare l'artista, "Sul concetto di riciclo lavoro da tempo, la 'Venere degli Stracci' (1967) e la bandiera 'Italia di Stracci' (2000), ne sono un esempio. In questa Biennale, particolarmente nel Padiglione Italiano, si constata che questo è il momento della re-visione e della riproposizione della vita urbana... C’è bisogno di ri-nascita, alcuni direbbero di Rinascimento. Credo che la Modernità possa essere paragonata al Medioevo. Le guglie delle cattedrali gotiche sono partite nel cielo con i razzi del ‘900. Dopo il Moderno serve, nuovamente, un Rinascimento." Oggi L'Italia riciclata, arriva ad Ancona per il Museo Omero, dove resterà permanentemente alla Mole Vanvitelliana. Anche alla Mole, così come alla Biennale, Pistoletto interverrà direttamente (sarà infatti ad Ancona il 7 e l'8 giugno), recuperando materiali, creando e ispirandosi, così ha detto, anche ai 2.400 anni della città.