"BELLA E ADDORMENTATA"
spettacolo di teatro di figura per bambini dsai 5 ai 10 anni liberamente tratto da "La bella addormentata nel bosco"
con Vincenzo Di Maio, Agostino Gamba, Cecilia Raponi
regia di Lino Terra
“Il re e la regina potranno finalmente coronare il loro sogno.” Toccherà ad una bambina abitare la morbida culla da tempo preparata per il sospirato lieto evento.
La sua bellezza sarà pari solo al desiderio dei suoi genitori di metterla al mondo. L’attesa per la sua nascita sarà tanto lunga quanto lungo sarà il sonno procurato dalla fata buona come parziale antidoto al maleficio della fata “cattiva”. Quella fata (o meglio quella strega) che, indispettita dalla presunta offesa subita durante la festa del battesimo, ne aveva profetizzato la morte a causa della puntura di un fuso d’arcolaio. Dunque la bambina, divenuta adolescente, sarà “bella” d’una sorprendente bellezza e “ addormentata” in un tempo che, quasi per una sorta di riguardo nei suoi confronti, magicamente interromperà il suo inesorabile scorrere. E’ sempre il tempo, anche quando è sospeso, a scandire lo svolgersi di questa storia, così come accade nella vita reale: gli anni di attesa per la nascita della bambina, i suoi primi quindici anni felici, i cento anni d’ immobilità e silenzio d’ un intero mondo che con lei s’ addormenta… Come accade in molte altre fiabe anche qui l’arrivo d’ un principe, con il suo coraggio e la sua determinazione, riuscirà a districare un mistero ingarbugliato tanto quanto il bosco sorto con i suoi rami a protezione del castello e di ogni altra cosa. Ma per il principe non sarebbero bastati ardimento e audacia se per la fanciulla non fosse arrivato il tempo di risvegliarsi e diventare donna. Lo spettacolo del Teatro del Canguro racconta la tradizionale fiaba, insistendo sulle immagini simboliche e forti che la storia suggerisce. C’è un arcolaio che da sempre gira e fila come lo scorrere del tempo, una culla vuota in attesa di essere abitata; ci sono magie, sortilegi…fate, streghe…tempi luminosi ed anni cupi. E poi c’è l’inesorabilità del destino che è impossibile cambiare. A nulla valgono la precauzione e la vigilanza degli adulti: tutti i bambini, gli adolescenti e i giovani un giorno si pungeranno con la vita…ma questo non ne determinerà inevitabilmente la fine, al contrario ne favorirà crescita ed esperienza.